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Dieci cose che voglio dirti di me…

  • Immagine del redattore: Erika
    Erika
  • 20 gen
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 gen

L’idea di stasera è di raccontarvi una storia, magari può aiutare a conciliare il sonno.

Ho pensato però che sono un tantino grande per raccontare una favola e la mia storia la sto battendo a colpi di macchina da scrivere per il mio libro… quindi inversione di rotta, niente storia ma dieci cose che voglio dirvi (o dirti?) di me perché a volte sento il bisogno di farmi conoscere e il modo migliore per farlo è scrivendo.

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1) parlo con gli occhi. Spesso mi escono i sottotitoli dallo sguardo. Posso tenere la bocca chiusa ma i miei occhi parlano per me. Non riesco a controllarli, tant’è vero che in alcune occasioni ho bisogno di distogliere lo sguardo e nascondere quello che non voglio, o più spesso ho paura, di far vedere

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2) non riesco a piangere. Non è qualcosa di cui mi vanto perché spesso gli occhi si gonfiano davvero e penso di riuscire a farlo ma poi niente, nemmeno una lacrima


3) ho difficoltà a perdonare quando mi viene fatta una cattiveria. Parto sempre dal presupposto che tutti sbagliamo. Io sbaglio per prima perché spesso sono impulsiva ma non agisco mai con cattiveria o per fare del male a qualcuno. Quando mi è stato fatto del male non mi sono vendicata, non è nel mio carattere. Ho semplicemente cancellato quelle persone dalla mia vita come se non l’avessero mai incrociata


4) sono competitiva solo con me stessa. Non sento la competizione con gli altri, anzi all’università prima degli esami facevo ripassi per tutti e dopo regalavo i miei appunti a chi ne aveva bisogno


5) non riesco a dimostrare affetto. Ho difficoltà ad abbracciare o a parlare dei sentimenti che provo e ancora più difficile per me è manifestarli

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6) non voglio avere un lavoro fisso. Sono consapevole che sia un rischio ma ho bisogno di avere sempre nuovi stimoli che solo la ricerca, il giornalismo e la scrittura riesce a darmi


7) sono stonata. Amo la musica, ho un buon orecchio e riesco a riconoscere una canzone dopo tre note ma sono stonata come una campana e ne soffro tantissimo. È una di quelle cose per cui penso sempre “vorrei ma non posso” e mi vergogno da morire a mostrare questo lato di me


8) ho sempre avuto bisogno di essere indipendente. Non ho mai chiesto soldi o aiuto ai miei, anzi spesso quando mi volevano comprare qualcosa rispondevo stizzita che facevo da sola


9) adoro fare le sorprese. A volte non so come riescano a venirmi in mente alcune idee ma sono felice quando vedo la persona che ha ricevuto la sorpresa felice e non parlo di fiori, di una cena o di qualcosa di materiale ma di qualcosa di pensato ed unico per la persona a cui è destinato


10) non sono attaccata alle cose materiali. Ci ho ripensato in questi giorni quando sono stata intervistata per una tesi di laurea: mi è stato chiesto in caso di pericolo cosa porterei con me. Quando sono dovuta scappare di casa con i miei a causa del terremoto ricordo che i miei si barcamenavano a prendere cose a cui erano affezionati per salvarle, per me poteva essere inghiottito tutto dalle macerie, perfino i miei libri e le mie foto, dovevo correre a prendere nonna e portarla via da casa sua


Ecco adesso mi sento un pochino più leggera. Non sono la figlia modello che un genitore vorrebbe avere e non è sempre facile fare un elenco di cose che sarebbe più semplice non dire, ma il bello della scrittura è che riesce a farmi spogliare delle mie paure.



 
 
 

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