Ho perso le parole…
- Erika
- 12 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Se fosse l’inizio di una canzone dovrei proseguire scrivendo: “eppure ce le avevo un attimo fa”.
Mi sono presa una pausa dalla scrittura giornalistica e ne sento ogni giorno la mancanza, ma negli ultimi mesi tutto è capitato troppo in fretta: l’incidente, il concorso.
A settembre, prima di andare a firmare il contratto con la scuola, ero strana, una parte di me mi diceva di prendermi un anno per scrivere ma sono stata sopraffatta dai consigli di chi avevo intorno ed ho firmato. Avevo anche sognato nonna che mi diceva di seguire il mio istinto la sera prima ma non è bastato. La notte dell’incidente l’ho sognata di nuovo: “ti avevo detto che non dovevi firmare”. Severa. Aveva ragione.
Ho avuto la sensazione di essere appesa al filo delle tre Parche e di essere totalmente in balia della seconda che dispensa i destini dall’inizio dell’estate.

Sono successe cose a cui ancora oggi non riesco a dare una spiegazione logica, le accetto e cerco di coglierne gli aspetti migliori.
A momenti però ho la sensazione di trovarmi come in un vortice di opportunità da cui non riesco ad uscire e ho dovuto metter da parte una cosa importante per prendermi del tempo per pensare.
Ho pensato a Firenze, alle proposte che sono arrivate dall’estero, a quelle per cui ho ancora tempo per decidere, a quelle che ho rifiutato, a quella di cui riuscirò, spero, presto a parlare.

Ho capito che per scrivere ho bisogno di fare un passo indietro, di fare ritorno ed è un po’ quello che ho fatto nei mesi scorsi, ma dovrò farlo meglio, devo fare un passo un po’ più lungo, scacciando le paure che ogni giorno mi accompagnano e mi fanno oscillare tra la donna sicura di quello che fa e la bambina che spalanca gli occhi al mondo come se ogni giorno lo vedesse per la prima volta.
#becomingerika è in pausa perché non riesco a trovare il finale e, fosse per me, non lo vorrei davvero mai trovare; il racconto sul caffè va avanti quotidianamente e nel frattempo sto iniziando a scrivere qualcosa che non è propriamente nelle mie corde…
Però continuo a ripetermi che ho perso le parole!
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